All’interno del naso gli elementi fondamentali per “adattare” l’aria inspirata  e presentarla  ai polmoni filtrata , scaldata  ed umidificata sono i turbinati. Ciascuna fossa nasale, infatti, è provvista di tre formazioni carnose chiamate turbinati nasali inferiore, medio e superiore. Risultano costituiti da uno scheletro osseo, rivestito da un tessuto spugnoso che contiene sangue. La mucosa che ricopre queste strutture è ricca di ghiandole, che secernono muco, e di ciglia. L’aria entrando nel naso batte sui turbinati, cosicché viene filtrata, riscaldata  ed infine umidificata, per così raggiungere i polmoni nelle migliori condizioni fisiche possibili. Le indicazioni chirurgiche per le patologie del turbinato inferiore sono motivate da problemi respiratori causati da eccessiva ipertrofia della mucosa o del cornetto osseo inferiore. L’indicazione all’ intervento viene posta quando l’ipertrofia non regredisce nonostante la terapia medica. La procedura chirurgica va eseguita solo  dopo un accurato esame endoscopico e una analisi della storia clinica comprensiva di visita allergologica – test citologia nasale, esami ematochimici , eventualmente T.A.C seni paranasali.L’intervento consiste nel praticare una incisione sulla testa del turbinato inferiore, uno scollamento interno per mezzo di un aspiratore scollatore ed una rimozione di tessuto cavernoso dall’interno del corpo del turbinato stesso. La superficie mucosa esterna del turbinato non viene coinvolta nell’atto chirurgico. Quasi sempre questo intervento è associato ad una settoplastica o settorinoplastica. Vista la facile sanguinabilità dei turbinati inferiori, è previsto sempre un tamponamento nasale per almeno tre giorni. Il rientro alle attività lavorative è previsto almeno dieci giorni dopo.